01 giugno 2020

Anniversari: 50 anni fa moriva Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti, archivio Scheiwiller

L’1 giugno del 1970 moriva a Milano all’età di 82 anni Giuseppe Ungaretti. La presenza del grande poeta attraversa i diversi Fondi di Apice con oltre un centinaio dei suoi preziosi volumi: la Collezione ‘900 Sergio Reggi, il Fondo Antonio Porta, il Fondo Paolo Franci. Il suo nome ricorre frequentemente anche nelle collane della casa editrice all’Insegna del Pesce d’Oro, passando, non soltanto idealmente, da Giovanni a Vanni Scheiwiller: Ungaretti presenta e introduce volumi (Portonaccio, di Accrocca, 1949), e prefazioni; scrive ricordi di altri poeti (Poesie scelte, di Costantino Cavafis, 1956), cura traduzioni (A lume spento di Ezra Pound, 1958; Finestra del caos, di Murillo Mendes, 1961), è autore (Il Carso non è più un inferno, 1966, ) o poeta tra i poeti (Autografi di poeti italiani contemporanei All’insegna del pesce d’oro […], Libri Scheiwiller, 1986) ed è a sua volta oggetto di studi critici in vita e post mortem (Allegria di Ungaretti, di Ugo Mulas, 1969; Ungaretti girovago e classico, di Marco Forti, 1991).
Il suo nome tocca le collane “Acquario”, “Lunario fuori serie”, “Collana critica”, “Occhio magico”, “Pagine di Letterature straniere antiche e moderne”, “Poeti italiani tradotti da poeti stranieri”, “Serie illustrata”. Di tutti questi e anche di altri testi, incontri, occasioni, c’è ampia traccia nell’archivio Scheiwiller, dove una generica ricerca per parola chiave rimanda ad oltre 70 fascicoli nei quali sono presenti carte che parlano di progetti editoriali, realizzati e non, rassegne stampa, carteggi, dattiloscritti e manoscritti autografi di Ungaretti: questi ultimi inconfondibili, sempre in inchiostro verde.

A sinistra una prova di stampa della copertina del libro “Ungaretti” (Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1972); a destra le correzioni autografe del poeta.