Collezione

Archivio Nino Berrini

Nino Berrini (Cuneo, 1880 – Boves, 1962) fu drammaturgo e regista teatrale, giornalista e scrittore.

L’archivio custodito al Centro Apice copre un arco cronologico che va dal 1906 al 1956 e comprende le epistole scambiate da Berrini con oltre 50 corrispondenti, tra i quali spiccano numerose figure di rilievo del panorama letterario e artistico a lui coevo.

Interessante la lettera in cui, nel 1907, Enrico Corradini lo informa di star lavorando alla stesura di un nuovo romanzo, o il carteggio con Lucio d’Ambra, che riguarda diversi aspetti della vita professionale e dei progetti teatrali e letterari dei due corrispondenti. Ampio e toccante il carteggio con Arturo Foà che, a fianco alle questioni professionali, illustra diverse esperienze private intercorse tra i due amici e colleghi nell’arco di un quarantennio. Nella corrispondenza con Cesare Levi, partendo da un articolo di critica teatrale sul Beffardo di Berrini, si arriva a discutere più in generale del valore della critica drammatica dell’Italia dell’epoca. Tra gli altri corrispondenti, si segnalano ancora la scrittrice Neera, Fausto Maria Martini, Francesco Pastonchi, Emilio e Guido Treves.

Oltre alla corrispondenza, l’archivio conserva poi diversi documenti autografi del drammaturgo piemontese (datati tra il 1900 e il 1946) tra i quali si rinvengono poesie, abbozzi di opere teatrali e appunti vari. È conservato inoltre un dattiloscritto con numerose correzioni autografe intitolato Berrini, questo sconosciuto composto da Romolo Codogni nel 1943.

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