12 marzo 2024

Librerie e librai nei fondi del Centro Apice

Le vetrine della libreria Milano Libri

Continua l’attenzione che il Centro Apice da tempo riserva alla storia delle librerie, avviata già nel 2012  con l’acquisizione dell’archivio della Milano Libri. Fondata a Milano nel 1962 da Annamaria Gandini, Laura Lepetit e Vanna Vettori, presto diventata luogo d’incontro di intellettuali e artisti della cultura milanese, nonché punto di riferimento nel campo del fumetto. Il Centro Apice conserva la documentazione completa di cinquant’anni di attività della libreria milanese, e il volume pubblicato in occasione di quell’anniversario riporta un breve ma denso intervento nel quale Roberto Cerati ha proposto un’arguta distinzione tra le librerie «che vendono libri» e «hanno i loro clienti» e quelle in cui «si parla di libri» e «hanno i loro lettori» (50 anni della Milano Libri 1962/2012. Storia di una bottega, Milano, Lucini, 2012), collocando la Milano Libri nel solco di queste ultime, ricordando i nomi dei tanti intellettuali che ne animarono le discussioni (Umberto Eco, Oreste Del Buono, Franco Cavallone tra gli altri) e paragonando Annamaria Gandini a figure ormai mitiche di libraie come Adrienne Monnier o Sylvia Beach (si può leggere anche qui).

Nel settembre 2022 l’interesse del Centro Apice verso il ruolo delle librerie e dei librai come “mediatori culturali” (così li definiva Robert Darnton nel 1982) è tornato in primo piano con il seminario “Librerie e librai. Un mondo in trasformazione”, organizzato in occasione della presentazione al pubblico italiano del libro di Jean-Yves Mollier, Storia dei librai e della libreria dall’antichità ai nostri giorni (Roma, edizioni e/o, 2022), una prima ricostruzione storica di lungo periodo dedicata ai librai, che l’autore dipinge come «figure proteiformi che da cinquemila anni a questa parte sono sopravvissuti alle catastrofi che avrebbero dovuto provocarne la scomparsa» (qui un estratto del libro).

Il ruolo, cruciale e inesauribile, di mediatore culturale attribuito al libraio, diventa forse ancora più evidente quando l’attività di vendita di libri si affianca a quella della loro produzione, come è nel caso della Ulrico Hoepli, storica casa editrice fondata a Milano nel 1870 e attiva ancora oggi, di cui il Centro Apice conserva l’archivio costituito da oltre 60 metri lineari di materiale documentario relativo alle sue edizioni, dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento (qui un intervento di Alberto Saibene, Responsabile dell’archivio storico Hoepli). La maggior parte dei documenti conservati in archivio sono in grado di restituire il percorso completo di tutte le fasi di lavorazione del libro: dall’ideazione alla produzione, senza trascurare la distribuzione, che è possibile studiare attraverso la consultazione di svariate notizie di tipo commerciale e promozionale.

 

La libreria Hoepli nel 1923 in Galleria De Cristoforis

Proprio il fatto di aver compreso, in anticipo sui tempi e con grande lungimiranza, l’opportunità di pervenire a un ciclo completo (editore più distributore più librerie in un unico circuito) che a suo avviso era indispensabile per il successo dell’impresa, è stato uno dei punti distintivi della strategia editoriale di Giangiacomo Feltrinelli, che effettivamente ha permesso alla casa editrice di distinguersi e di emergere nel panorama editoriale coevo. Già nel settembre del 1952 Feltrinelli aveva infatti fondato una società di distribuzione, la Eda (Editori Distributori Associati), per commercializzare la Colip (Cooperativa del libro popolare) e altri editori italiani, ma anche per importare in Italia prestigiose sigle straniere. Pochi anni dopo, nel 1956, aveva dato vita alla Feltrinelli Libra Spa, adibita al controllo e alla gestione delle piccole librerie. L’editore intendeva disporre di un unico circuito, come emergerà chiaramente poco dopo, nel 1957, con l’apertura della prima Libreria Feltrinelli a Pisa. Ed è proprio a partire dal caso di Feltrinelli, affiancato a un’ampia riflessione sul ruolo delle librerie come centri di attività culturale, che il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, insieme a Sapienza Università di Roma, e con il patrocinio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano, organizza nelle giornate del 21 e 22 marzo 2024 un convegno dal titolo «Per l’unità della cultura». L’attività culturale ed espositiva delle librerie Feltrinelli dal 1962 al 1969, a cura di Livia de Pinto, Martina Rossi, Paolo Rusconi e della sottoscritta.

 

Roberta Cesana
Paolo Rusconi
Università degli Studi di Milano