Collezione

Compendio Arturo Schwarz

Arturo Schwarz (Alessandria d’Egitto 1924 – Genova 2021) ebreo di padre tedesco e madre italiana, fu scrittore e poeta, editore, gallerista, docente, critico e storico d’arte. Lui stesso si definì “anarchico, surrealista, alchimista”.
Studiò all’Università di Oxford laureandosi in Scienze Naturali e alla Sorbona di Parigi conseguendo un’ulteriore laurea in Filosofia. In Egitto fu uno dei fondatori della Quarta Internazionale trotskista e per questo fu prima imprigionato, torturato e poi espulso nel 1949. Scelse quindi Milano come luogo di residenza che manterrà fino alla morte.
A Milano fu editore e gallerista sin dal 1954, nello spazio di Via S. Andrea, organizzando mostre con i protagonisti del Dadaismo e del Surrealismo (solo per citarne alcuni: Duchamp, Max Ernst, Picabia e Schwitters). Aprì le porte, usando le sue stesse parole, agli “artisti che avessero qualcosa di nuovo da proporre, qualcosa che allargasse il nostro orizzonte visivo e mentale”.
Nel 1961 la Galleria si spostò in Via del Gesù, al numero 17, proponendo anche mostre personali. Attiva fino al 30 giugno del 1975, sarebbe impossibile ricordare tutti gli artisti che vi esposero le loro opere, quello che importa ribadire è che la Libreria Galleria Schwarz rese noti i più importanti rappresentanti dell’avanguardia storica e contemporanea (tra questi, solo per fare alcuni nomi: Piero Manzoni, Enrico Baj, Arman, Lucio Fontana).
Oltre alle iniziative realizzate a Milano, la Galleria promosse e realizzò eventi anche in altre sedi espositive nazionali ed estere.
Contemporaneamente alla Galleria, Schwarz fu un lettore insaziabile e fecondo autore, utilizzando anche con lo speudonimo di Tristan Savage.
Generoso mecenate, nel 1997, donò, pur tra mille difficoltà burocratiche, centinaia di opere alla Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma, allora GNAM, e altrettante all’Israel Museum di Gerusalemme.
Fu insignito di numerose onorificenze e riconoscimenti, italiani ed esteri, tra cui, nel 1998, il “Diploma di Prima Classe con Medaglia d’oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte” conferito dal Presidente della Repubblica italiana Oscar Luigi Scalfaro.

Il Compendio è costituito da archivio e biblioteca, per complessive 616 scatole. La biblioteca conta circa 31.000 volumi e rispecchia gli interessi di Schwarz, lettore onnivoro e vorace in ogni ambito dello scibile umano. L’archivio conserva corrispondenza, fotografie, scritti dell’autore e tutto quanto riguarda la sua galleria; ricchissima è la sezione delle foto delle opere  d’arte ospitate in mostra.

Di proprietà delle eredi di Arturo Schwarz, il Compendio è conservato in custodia presso l’Università degli Studi di Milano e la custodia è disciplinata da una convenzione di deposito sottoscritta dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e dall’Università degli Studi di Milano. Le attività di riordino ed inventariazione fino ad oggi sono state integralmente finanziate dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia con fondi ministeriali.

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