La Regia Università degli Studi di Milano fu istituita a seguito del decreto di riordinamento dell’istruzione superiore del 30 settembre 1923, e inaugurata l’anno successivo. Al suo interno confluirono la R. Accademia scientifico-letteraria – divenuta Facoltà di Lettere e Filosofia – e gli Istituti clinici di perfezionamento – poi Facoltà di Medicina e Chirurgia -, cui furono aggiunte le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze. L’inaugurazione avvenne l’8 dicembre 1924. Nei decenni successivi, varie facoltà vennero ad aggiungersi alle prime quattro: Medicina veterinaria nel 1932 (ex R. Istituto superiore di Medicina Veterinaria), Scienze agrarie nel 1935 (ex R. Istituto superiore agrario), Lingue e letterature straniere nel 1957, Farmacia e Scienze politiche nel 1970.

Gli archivi delle ex scuole e degli uffici dell’Università hanno seguito le vicende dell’Università, tra traslochi e danni dovuti ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Solo nel 1999 si è dato avvio ad una imponente azione di censimento, schedatura, riordino e inventariazione, stimolata dal progetto nazionale Studium 2000 e sotto la direzione del prof. Stefano Twardzik, che ha portato l’archivio storico a ‘riunirsi’ e ad essere affidato in gestione al Centro Apice.

L’archivio storico è oggi formato da due fondi: l’Archivio proprio, in cui sono conservati tutti i documenti prodotti a partire dal 1924 (le cui serie principali sono quelle dei fascicoli studenti, del personale, dei registri delle matricole e dei verbali d’esame e di laurea, oltre al Carteggio articolato sul titolario) e gli Archivi aggregati. In questo secondo fondo sono confluiti tutti gli archivi delle scuole che hanno preceduto la nascita dell’Università e che sono poi entrate a farne parte, come la R. Accademia scientifico-letteraria, la R. Scuola superiore di Agricoltura, la R. Scuola superiore di Medicina veterinaria di Milano, gli Istituti clinici di perfezionamento, la R. Scuola di Ostetricia e il Consorzio per l’assetto degli Istituti d’istruzione superiore in Milano. Completano il fondo altri piccoli archivi, quale ad esempio quello dei Campi universitari d’internamento per militari italiani in Svizzera.

La documentazione conservata va dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni ’60 del Novecento, e occupa circa 750 ml di armadi.