13 novembre 2022

Bookcity 2022: “Raccontare la scienza ai ragazzi e alle ragazze”

“Raccontare la scienza ai ragazzi e alle ragazze”, Bookcity Unimi: giovedì 17 novembre, ore 10.30, aula 113, via Festa del Perdono 7. L’iniziativa di Apice, organizzata da Elisa Marazzi, si svolge in collaborazione con il Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano, le case editrici il Castoro ed Editoriale Scienza, e STEAMiamoci.

 

Non appena autori, educatori e stampatori iniziano a guardare ai bambini come a un potenziale pubblico per l’editoria, includono la scienza tra gli argomenti da raccontare ai ragazzi e alle ragazze. Questo accade nella Londra di metà Settecento, dove John Newbery, oggi riconosciuto come l’ideatore della letteratura per l’infanzia a carattere commerciale, pubblica i volumi di The Circle of Sciences, un’enciclopedia per ragazzi ante litteram. In Italia è nel secondo Ottocento che, grazie alle leggi sull’obbligo scolastico, gli editori possono contare su un pubblico di lettori giovani a cui offrire, tra le altre cose, ‘ricreazioni scientifiche’. Siamo nell’epoca del Positivismo, che, pur caratterizzato da una ricezione controversa negli ambienti accademici, permea le iniziative editoriali del secondo Ottocento, specie in città come Milano e Torino, dove è presente una borghesia industriale intrisa di fede nel progresso.

Così i libri e i giornalini per ragazzi dell’epoca sono affollati di zii con la passione per la botanica, di bonari professori che si trasformano in maghi per giocare con i principi della fisica. Se queste figure risultano un po’ pedanti agli occhi dei lettori degli anni Duemila, il desiderio di narrare la scienza ai ragazzi dà vita, a fine Ottocento, anche a esperimenti estrosi: l’avventura entomologica di Ciondolino (1896), un bambino trasformatosi in formica per raccontare ad altri bambini la vita quotidiana di questi operosi insetti, è il volume d’esordio di Luigi Bertelli, meglio noto come Vamba e passato alla storia con il suo Giornalino di Gian Burrasca (1907).

 

“Ciondolino”, edizione del 1896, con 127 tavole illustrate di Carlo Chiostri, pubblicata da Bemporad

 

I mutamenti nel clima culturale di inizio Novecento si riflettono anche nel mercato del libro per ragazzi, che raramente, in quegli anni, associa la scienza alla letteratura. Vi è però una nota eccezione, quella della “Scala d’Oro”, leggendaria collezione di libri per ragazzi pubblicata dalla UTET tra 1932 e 1936. Tredici testi di divulgazione scientifica sono inclusi nella collana per volere dei curatori, che li ritengono essenziali per preparare i ragazzi a capire il mondo contemporaneo.

Un proposito che sicuramente anche oggi anima i numerosi ideatori di scienza per bambini e ragazzi attivi nel settore culturale, non solo in editoria. Le proposte, rivolte a fasce di pubblico di tutte le età, non si contano, e in libreria i potenziali acquirenti rischiano di trovarsi un po’ spaesati, perché non sempre si hanno gli strumenti per distinguere i prodotti di qualità in un’offerta sterminata. Ci sono i libri tattili, che ricreano la sensazione di toccare un determinato organo del corpo umano, le raccolte di magie scientifiche che un po’ ricordano le ‘ricreazioni’ dell’Ottocento, i manuali-gioco di botanica, e una presenza relativamente nuova: i libri dedicate alle ragazze, che puntano ad assottigliare il divario di genere nell’interessarsi alla scienza e intraprendere carriere scientifiche.

Di sicuro non si tratta soltanto di incentivare i più giovani e le più giovani a intraprendere percorsi di studi in questo ambito a beneficio della società, ma ancora una volta di prepararli a comprendere il mondo che li circonda perché, crescendo, siano in grado di prendere decisioni informate sulle questioni che contano per il loro futuro e per quello di tutti: salute, ambiente, tecnologia.

Di scienza per ragazzi tra passato e presente discuteranno a Bookcity Unimi Roberta Cesana, Amalia Ercoli Finzi, Martin Kater, Giuseppe Polimeni, Giacomo Spallacci, Andrea Vico.

L’iniziativa di Apice si svolge in collaborazione con il Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano, le case editrici il Castoro ed Editoriale Scienza, e STEAMiamoci.

 

Elisa Marazzi
Università degli Studi di Milano

 

“Raccontare la scienza ai ragazzi e alle ragazze”, giovedì 17  novembre, ore 10.30, aula 113, via Festa del Perdono 7. 

Evento a prenotazione obbligatoria al link https://work.unimi.it/eventir/registrazione?code=8325