16 maggio 2022

Per una storia fotografica dello spettacolo italiano: il teatro nel quotidiano “La Notte”

“Modugno nella rivista Rinaldo in Campo”, Fondo fotografico La Notte, sottoserie Teatro

Allo studioso di teatro e spettacolo contemporaneo la sottoserie Teatro, presente all’interno del fondo negativi dell’Archivio fotografico del quotidiano “La Notte”, conservato presso il Centro Apice riserva percorsi di indagine inaspettati.
Si tratta di un blocco di oltre 6700 negativi fotografici, in gran parti inediti, che permettono di analizzare e in molti casi ricostruire ex novo le fasi di molti spettacoli di teatro di rivista, di prosa ed eventi musicali presentati a Milano tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Ottanta. Di qui l’idea di uno studio scientifico, da collocarsi nell’ambito del progetto Prin 2017, dal titolo Il lavoro dell’attore italiano fra modelli nazionali e contesti internazionali, di cui l’Università degli Studi di Milano è capofila. La prima fase di valorizzazione di questi materiali è passata attraverso la digitalizzazione di una serie selezionata di bustine inerenti gli oggetti di interesse: nella seconda metà del 2021 si sono digitalizzate le immagini di 131 bustine della sezione, realizzando la digitalizzazione di 1527 foto, che al momento sono oggetto di indagine in vista di una pubblicazione scientifica.

Partendo dall’originaria suddivisione della parte teatrale dell’archivio fotografico de “La Notte” nelle sezioni di prosa, spettacolo leggero e musica, il progetto di valorizzazione intende studiare le immagini selezionate, inserendole nel contesto del tempo per ricavare da esse preziose informazioni sul mondo materiale dello spettacolo a cui esse appartengono. In tale prospettiva, di estremo interesse risultano le serie fotografiche relative a specifici spettacoli, appartenenti al genere della rivista e della commedia musicale (ad esempio, alcune riviste di Macario o le commedie musicali di Garinei & Giovannini): si tratta di numerosi scatti di scena effettuati durante le repliche, che oggi permettono una ricostruzione di fasi dello spettacolo non testimoniate da altre fonti, consentendo così allo studioso di teatro di restituire all’attenzione della comunità contenuti e notazioni sulle modalità di allestimento che potevano finora sembrare perdute, arrivando a realizzare, per alcune messinscene, quasi una cronistoria fotografica. È interessante rilevare che proprio questa parte dell’archivio fotografico non trova nessuna corrispondenza all’interno della pubblicazione delle fotografie sul quotidiano “La Notte”: la seconda fase di ricerca ha infatti coinciso con la collazione tra le foto digitalizzate e quelle effettivamente pubblicate sulle pagine del quotidiano. La particolare destinazione del giornale e la tipologia del pubblico, interessato ai generi dello spettacolo di intrattenimento e, in particolar modo, al divismo degli attori protagonisti, ha fatto sì che le sezioni dedicate alle foto di scena risultassero o meno attrattive per la pubblicazione e soprattutto lontane dai contenuti degli articoli, piuttosto orientati a evidenziare caratteristiche personali o talenti artistici degli attori presi in considerazione. Questo fa sì che tutta una parte dell’archivio fotografico risulti assolutamente inedito e sia la base per una progettata pubblicazione che proponga, con un approccio scientifico e sistematico, una analisi critica delle messinscene nell’ambito del teatro leggero e di intrattenimento presente a Milano tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta.

Accanto a una sezione di cronistoria fotografica, il progetto Prin 2017 dell’unità milanese prevede infatti una serie di saggi complessivi che restituiscano criticamente un panorama del teatro di prosa, del teatro di rivista e degli eventi più in generale performativi ospitati a Milano, documentati dagli scatti fotografici nei decenni considerati. L’apparato fotografico sarà analizzato in consonanza con il recente orientamento scientifico degli studi teatrologici, che vede nella lettura critica dell’immagine il recupero di un’importante fonte per la descrizione e per formulare un giudizio estetico-artistico dell’evento spettacolare, che nella sua natura si presenta come effimero e mai fissato nei suoi confini definitivi.

Johnny Dorelli e Catherine Spaak, Fondo fotografico La Notte, sottoserie Teatro

Naturalmente, all’interno della pubblicazione non si può ignorare la grande sezione dei ritratti di divi e divetti dello spettacolo, spesso ripresi in palcoscenico o in camerino, ma non di rado anche colti in occasioni della loro vita privata: questa è un ambito che richiede un approccio differente rispetto alle altre immagini teatrali, in quanto è la sezione che trova maggiore rispondenza con le pagine del quotidiano, per cui l’analisi dovrà nutrirsi di un continuo confronto fra la fonte fotografica e la fonte pubblicata, per capire l’incidenza delle scelte e soprattutto motivare l’esclusione di altre foto che agli occhi dello storico, risultano a posteriori più interessanti, ma che meno lo erano per il pubblico dei lettori dell’epoca. L’interesse teatrale va quindi a combinarsi con quello sociologico, dovendo tenere conto della ricaduta divistica delle personalità dello spettacolo all’interno della società italiana di quegli anni e, in particolare, della fisionomia dei lettori del quotidiano milanese. In ogni caso, l’impianto di tutte le sezioni si propone di essere rigorosamente scientifico e di corredare ciascuna immagine di una didascalia esaustiva, che ne commenti e ne descriva i contenuti identificando i protagonisti e nei limiti del possibile collocando lo scatto esattamente nella scansione temporale in cui lo spettacolo andava in scena, anche grazie al recupero di dati di appoggio ricavati da altre fonti documentarie.

In questo modo, il patrimonio fotografico della sezione conservata presso il Centro Apice verrà adeguatamente valorizzato, e i suoi contenuti posti all’attenzione di una ampia categoria di fruitori a partire dagli specialisti della storia del teatro italiano contemporaneo per poi rivolgersi anche a una più generica categoria di lettori appassionati di spettacolo teatrale, con particolare riferimento al mondo dello spettacolo leggero, finora ingiustamente trascurato dagli studi.

 

Mariagabriella Cambiaghi
Università degli Studi di Milano