Digitalizzate le foto di John Alcorn: la famiglia e la vita agreste di Settimo Rottaro

Nel fondo del famoso artista e illustratore John Alcorn, custodito al Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, si conservano 566 fotografie originali da lui scattate e stampate. Di queste, 75 sono ora disponibili anche in formato digitale: si tratta per lo più del nucleo di Settimo Rottaro, villaggio agricolo della campagna torinese, in cui vivevano i nonni materni del grafico americano. Proprio a Settimo Rottaro, infatti, Alcorn trascorse diversi mesi tra gli anni ’60 e ’70, periodo a cui risalgono gli scatti. Nelle foto digitalizzate emerge il mondo rurale dell’epoca, ma grande spazio trovano soprattutto i ritratti familiari: i nonni, i bambini, la moglie di Alcorn, che – come spiega il figlio Stephen Alcorn nella video intervista recentemente rilasciataci – è stata per l’illustratore musa ispiratrice di molti lavori grafici. Con questo nucleo fotografico si aggiunge un tassello importante al materiale già digitalizzato dell’archivio John Alcorn: più di mille tavole originali di copertine a colori e in bianco e nero, pubblicità e loghi editoriali sono infatti disponibili in digitale nel portale La Statale Archivi.

Il prezioso archivio Alcorn conta in totale oltre 2000 fascicoli, che testimoniano le principali tappe creative dell’artista. Si trovano i materiali che raccontano i diversi stadi della progettazione grafica e tipografica, prove al torchio di copertine e sovraccoperte, cartoline, depliants, copertine di dischi, carte da gioco, carte intestate e da lettera e numeri di riviste con sue illustrazioni. Sono documentate le committenze americane, da CBS a quelle editoriali (Dutton, HBJ, Atheneum) fino alle copertine per i gialli di Agatha Crhristie e le illustrazioni per i libri di Judith Viorst. E infine le immagini di grande formato create per le campagne promozionali delle due serie televisive Mystery e Great Performances, e le prove grafiche per i manifesti pubblicitari e i titoli di apertura dei film “Amarcord”, “Ginger e Fred”, “E la nave va” di Federico Fellini.